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L’importanza del linguaggio di genere

1. Introduzione

La lingua non è un semplice strumento di comunicazione, ma un riflesso della società e dei valori che essa esprime

La costruzione delle identità individuali e collettive passa attraverso le parole che utilizziamo ogni giorno, influenzando non solo la percezione della realtà, ma anche le dinamiche di potere e inclusione sociale

Nelle lingue di matrice indoeuropea, come l’italiano, il genere grammaticale ha tradizionalmente avuto un ruolo centrale nella costruzione del discorso. 

Tuttavia, la crescente consapevolezza riguardo alle questioni di equità e inclusione ha portato a interrogarsi sull’impatto che il linguaggio può avere sulla percezione del genere e sulle disuguaglianze di genere.

L’uso del maschile generico, storicamente considerato la norma, è oggi al centro di un acceso dibattito. Molti studiosi e attivisti sostengono che questa pratica non sia neutra, ma contribuisca a rendere invisibili le donne e le identità di genere non binarie

L’adozione di un linguaggio più inclusivo è quindi fondamentale per garantire che la lingua rifletta la diversità della società e promuova l’uguaglianza di genere

Questa trasformazione non riguarda solo un aspetto formale della comunicazione, ma si inserisce in un più ampio processo di cambiamento culturale, legislativo e istituzionale che coinvolge diversi settori della società, dall’istruzione alla politica, dal mondo del lavoro ai media.

L’importanza di un linguaggio inclusivo è legata anche alle politiche di non discriminazione e pari opportunità promosse a livello nazionale e internazionale. 

La sensibilizzazione su questo tema sta portando a nuove pratiche linguistiche e a interventi normativi che mirano a garantire una rappresentazione più equa di tutte le persone, indipendentemente dal genere.

2. L’evoluzione del linguaggio e il ruolo del genere

2.1 Il maschile generico e i suoi limiti

Tradizionalmente, l’italiano utilizza il maschile come forma “neutra” per indicare gruppi misti o persone di genere non specificato. Tuttavia, numerosi studi linguistici e psicologici hanno dimostrato che l’uso del maschile generico non è realmente percepito come neutro, ma piuttosto come riferito agli uomini. Questo fenomeno, noto come “effetto di specificità del genere“, porta a una minore visibilità delle donne e delle persone non binarie nella rappresentazione linguistica e sociale.

Il linguaggio non è mai neutrale: riflette e modella i valori culturali di una società, rafforzando o contrastando le disuguaglianze esistenti

L’uso del maschile generico è stato a lungo giustificato sulla base della presunta economia linguistica, secondo cui sarebbe più semplice e immediato riferirsi a un gruppo utilizzando una forma unica. Tuttavia, questa pratica ha conseguenze significative in termini di inclusione e percezione sociale, rafforzando un’immagine del mondo in cui le donne e le persone non conformi al genere binario sono sistematicamente invisibilizzate.

2.2 Strategie per un linguaggio più inclusivo

Per superare le limitazioni del maschile generico, sono state proposte diverse strategie:

  • Uso del doppio genere: “tutti e tutte”, “cittadini e cittadine”, “dottori e dottoresse”.
  • Uso di forme neutre o collettive: “il personale docente” invece di “i professori”; “gli studenti e le studentesse” o “la comunità studentesca”.
  • Uso di asterischi, schwa o altri segni grafici: “car* collegh*”, “benvenutǝ”, soluzioni sperimentali per includere anche le identità non binarie.
  • Riformulazione delle frasi: evitare il riferimento diretto al genere quando possibile, ad esempio sostituendo “gli interessati devono presentare domanda” con “le persone interessate devono presentare domanda”.

L’adozione di un linguaggio inclusivo rappresenta un passo verso una maggiore equità, ma richiede un cambiamento culturale che va oltre la semplice modifica delle regole grammaticali.

3. Linguaggio inclusivo e parità di genere: un obiettivo dell’Agenda 2030

L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite include la parità di genere tra i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)

In particolare, l’Obiettivo 5 mira a “raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze“. 

Questo implica non solo misure concrete contro la discriminazione e la violenza di genere, ma anche la promozione di un linguaggio che riconosca la diversità e favorisca la rappresentazione equa di tutti i generi.

La promozione della parità di genere nell’Agenda 2030 non si limita alla sfera linguistica, ma coinvolge anche aspetti legislativi e politici. 

Gli Stati membri sono chiamati a sviluppare politiche pubbliche che garantiscano una rappresentazione equa e inclusiva in tutti i settori della società.

L’uso di un linguaggio inclusivo diventa quindi uno strumento per rafforzare le politiche di pari opportunità e sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche di genere.

4. L’importanza di un linguaggio inclusivo in ambito aziendale

4.1 Comunicazione e cultura aziendale

Nel contesto aziendale, un linguaggio non discriminatorio favorisce un ambiente di lavoro più equo e inclusivo

L’utilizzo di titoli professionali declinati al femminile, l’adozione di politiche di comunicazione che rispettino le identità di genere e l’attenzione al linguaggio nelle offerte di lavoro sono tutti aspetti che possono contribuire a una maggiore equità di genere.

4.2 La Certificazione della Parità di Genere UNI/PdR 125:2022

La prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 stabilisce criteri per l’adozione di politiche di parità di genere nelle organizzazioni, con specifici indicatori di performance in aree come:

  • Cultura aziendale e governance
  • Processi di selezione e gestione delle risorse umane
  • Equità salariale
  • Conciliazione tra vita lavorativa e personale

Le aziende certificate possono ottenere vantaggi fiscali e un miglior posizionamento nei bandi pubblici, oltre a migliorare la propria reputazione e attrattività per talenti e investitori.

5. L’ottenimento della UNI PDR 125:2022 per Medì

Medì ha ottenuto la Certificazione per la Parità di genere in data 15/03/2024.

Medí promuove i principi di giustizia sociale ed equità in tutte le attività quotidiane. 

In particolare, si impegna attivamente nella lotta contro le disuguaglianze di genere, adottando iniziative concrete volte a sviluppare politiche a favore delle donne. L’obiettivo è quello di garantire pari opportunità e diritti, assicurando che le donne possano godere delle stesse condizioni lavorative e professionali dei loro colleghi, in un contesto inclusivo e rispettoso, che valorizzi il contributo di tutti i membri della comunità.

Medí Società di Mutuo Soccorso si dedica ogni giorno, con passione e impegno, alla realizzazione di obiettivi mutualistici e sociali che rappresentano l’essenza delle organizzazioni che condividono questa specifica missione. 

Medí è una realtà che, attraverso azioni concrete e valori radicati, promuove principi di giustizia sociale e di equità, dimostrando un impegno costante e tangibile nella lotta contro ogni forma di disparità di genere.

Al cuore delle sue iniziative, Medí pone una particolare attenzione alla parità tra uomini e donne, lavorando alla creazione di politiche inclusive che sostengano le donne nel percorso di crescita professionale, garantendo loro pari diritti e opportunità rispetto ai colleghi uomini. In linea con questi valori, Medí adotta una rigorosa politica di tolleranza zero verso ogni forma di stereotipo o discriminazione, che sia essa legata al genere, all’identità personale, all’orientamento sessuale o alla religione. 

La valorizzazione della diversità è per Medí un impegno concreto, portato avanti con fermezza e convinzione.

Per Medí e per tutto il suo staff, la strada verso l’ottenimento della Certificazione della Parità di Genere non è stata solo agevole, ma è diventata l’opportunità per consolidare ulteriormente un impegno sincero verso l’equità e la giustizia sociale. 

La Certificazione è un riconoscimento di ciò che Medí rappresenta: un luogo di lavoro dove l’inclusione è realtà quotidiana e dove ogni individuo trova rispetto, opportunità e sostegno, indipendentemente dalle differenze.

6. Conclusioni

L’adozione di un linguaggio di genere inclusivo è un aspetto fondamentale per la costruzione di una società più equa

La lingua non è un semplice strumento descrittivo, ma un mezzo attraverso cui vengono veicolati valori e percezioni sociali

Adeguarla ai cambiamenti culturali e sociali significa contribuire a una società più giusta, inclusiva e rispettosa della diversità di genere.

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