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Giornata Mondiale contro la tratta di esseri umani

Ogni anno, il 30 luglio, il mondo si unisce per celebrare la Giornata Mondiale contro la Tratta di Esseri Umani, istituita dalle Nazioni Unite nel 2013 (Risoluzione A/RES/68/192).

 L’obiettivo? Sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle violazioni dei diritti umani più gravi e diffuse al mondo: la tratta di persone.

Cos’è la tratta di esseri umani?

La tratta di esseri umani, spesso definita anche come “schiavitù moderna”, è un crimine che coinvolge l’uso della forza, della frode o della coercizione per sfruttare le persone, solitamente per lavoro forzato o sfruttamento sessuale.

È un fenomeno globale: ogni nazione può essere coinvolta come paese di origine, transito o destinazione. Nessuna comunità è immune. Le vittime possono avere qualsiasi età, sesso o nazionalità, ma secondo i dati ufficiali (2017), il 71% delle vittime sono donne e ragazze, e 1 su 4 è un bambino.

Come agiscono i trafficanti?

I metodi usati per reclutare e controllare le vittime sono molteplici e spietati:

  • Minacce e coercizione: spesso con il ricatto della deportazione o di ritorsioni verso la famiglia.
  • Violenza fisica e sessuale: punizioni brutali per mantenere il controllo.
  • Isolamento: le vittime vengono tagliate fuori dal mondo esterno.
  • Senso di colpa e manipolazione: i trafficanti sfruttano la vulnerabilità psicologica.
  • Sfruttamento economico: i guadagni vengono sottratti, creando dipendenza economica.

Le principali forme di tratta

  1. Lavoro forzato
    Le vittime vengono costrette a lavorare in condizioni disumane, spesso in settori ad alta intensità di manodopera o come domestici privi di diritti.
  2. Prostituzione forzata e sfruttamento sessuale
    Promesse di una vita migliore portano donne ma anche uomini in trappole di sfruttamento, abusi fisici e psicologici.
  3. Adozioni illegali
    Bambini venduti come merce, spesso aggirando leggi e controlli, per soddisfare una domanda crescente di adozioni “rapide”.
  4. Matrimoni forzati
    Donne e ragazze obbligate a sposare sconosciuti, spesso in cambio di denaro. Una forma di abuso che nega libertà e dignità.
  5. Prelievo di organi
    Persone ingannate o forzate a cedere organi in operazioni illegali e pericolose, con gravi danni alla salute.
  6. Accattonaggio forzato
    Bambini e persone vulnerabili costretti a mendicare, i cui guadagni finiscono nelle mani dei trafficanti.
  7. Attività criminali forzate
    Le vittime sono obbligate a compiere reati come furti, spaccio o truffe, esponendosi a conseguenze penali.
  8.  Sfruttamento misto
    Molte vittime subiscono più forme di abuso contemporaneamente: lavoro, sessualità, servitù domestica ecc.

Come chiedere aiuto?

In Italia, è attivo il Numero Verde Antitratta: 800 290 290

  • Funziona 24 ore su 24, 7 giorni su 7
  • È anonimo e gratuito
  • Possono chiamare vittime, cittadini, operatori, forze dell’ordine e chiunque sospetti un caso di tratta o sfruttamento

Perché è importante parlarne?

La tratta di esseri umani è un crimine silenzioso, ma non invisibile. Conoscere e riconoscere i segni dello sfruttamento è il primo passo per contrastarlo. La sensibilizzazione è fondamentale per spezzare le catene di chi oggi non ha voce.

Il 30 luglio non è solo una data da ricordare. È un invito a informarsi, a parlare, a non restare indifferenti.

Fonti e link utili per saperne di più o per approfondimenti:

Nazioni Unite

Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga ed il Crimine

Università degli studi di Padova

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