La prevenzione sanitaria rappresenta una delle colonne portanti per garantire il benessere delle persone e la sostenibilità dei sistemi sanitari.
In un contesto europeo e in particolare italiano caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione, dall’aumento delle malattie croniche e dalla crescente pressione economica, investire in strategie preventive è fondamentale per migliorare la qualità della vita e ridurre i costi sanitari a lungo termine.
1. La prevenzione come strumento di salute pubblica
La prevenzione sanitaria si articola in tre livelli:
- Prevenzione primaria: mira a ridurre l’incidenza delle malattie attraverso la promozione di stili di vita sani, vaccinazioni e politiche ambientali favorevoli alla salute.
- Prevenzione secondaria: si concentra sulla diagnosi precoce e sul trattamento tempestivo di malattie asintomatiche o in fase iniziale, come gli screening oncologici.
- Prevenzione terziaria: interviene per limitare le complicanze e migliorare la qualità della vita dei pazienti con malattie croniche o invalidanti.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la prevenzione è più efficace e meno costosa rispetto al trattamento delle malattie.
Infatti, si stima che l’86% dei decessi, il 77% della perdita di anni di vita in buona salute e il 75% delle spese sanitarie in Europa siano causati da patologie prevenibili attraverso l’adozione di comportamenti salutari e l’accesso a cure preventive.
2. La situazione in Italia
Malattie cardiovascolari
Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in Italia, rappresentando il 30,8% di tutti i decessi nel 2021, con circa 217.000 vittime.
La prevenzione primaria, attraverso il controllo della pressione arteriosa, dei livelli di colesterolo, l’abbandono del fumo e una dieta equilibrata, è essenziale per ridurre questi numeri. Tuttavia, i dati mostrano che il 49% degli uomini e il 39% delle donne in Italia presentano livelli elevati di pressione arteriosa, ma una parte significativa non ne è consapevole.
Cancro
Il cancro è la seconda causa di morte in Italia, con circa 181.330 decessi nel 2021.
La prevenzione secondaria, attraverso programmi di screening per tumori come quelli della mammella, del colon-retto e della cervice uterina, è fondamentale per la diagnosi precoce e il trattamento efficace.
Tuttavia, la copertura degli screening è ancora insufficiente, con significative differenze tra le regioni.
Ad esempio, la copertura dello screening per il tumore del colon-retto raggiunge il 67% al Nord, ma scende al 25% al Sud e nelle Isole.
Diabete
Il diabete è una delle malattie croniche in forte crescita in Italia.
Si stima che circa il 10% degli uomini e l’8% delle donne tra i 35 e i 74 anni siano affetti da diabete mellito, ma molti non sono consapevoli della loro condizione.
La prevenzione primaria, attraverso una dieta sana, l’attività fisica e il controllo del peso corporeo, è fondamentale per prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 2.
Obesità e stili di vita
L’obesità è un fattore di rischio per numerose malattie croniche.
In Italia, il 43% degli adulti è in eccesso ponderale, e solo il 7% consuma le 5 porzioni di frutta e verdura al giorno raccomandate.
Inoltre, il 35% della popolazione adulta è sedentaria. Questi dati evidenziano la necessità di promuovere stili di vita più attivi e una dieta equilibrata.
3. La dimensione europea
A livello europeo, la Commissione Europea ha istituito l’Unione europea della salute, un’iniziativa volta a migliorare la preparazione e la risposta alle crisi sanitarie, garantire l’accesso a medicinali e dispositivi medici, e promuovere la prevenzione delle malattie non trasmissibili come il cancro, le malattie cardiovascolari e il diabete.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) svolge un ruolo cruciale nella sorveglianza delle malattie infettive e nella promozione di politiche preventive comuni tra gli Stati membri.
4. La prevenzione come investimento economico
Investire in prevenzione non solo migliora la salute della popolazione, ma rappresenta anche un risparmio per i sistemi sanitari.
Secondo uno studio dell’Istituto per la Competitività (I-Com), ogni euro investito in prevenzione può generare un ritorno economico fino a 3 euro, grazie alla riduzione dei costi per cure ospedaliere e per l’assistenza a lungo termine.
Conclusioni
La prevenzione sanitaria è un pilastro fondamentale per garantire la salute individuale e collettiva.
In Italia, è necessario potenziare le politiche preventive, migliorare l’accesso agli screening e promuovere stili di vita sani.
A livello europeo, la cooperazione tra gli Stati membri e le istituzioni europee è essenziale per affrontare le sfide sanitarie comuni e migliorare la salute dei cittadini.
Fonti e link utili per saperne di più o per approfondimenti: