Ogni anno, il 18 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Menopausa, un appuntamento che troppo spesso passa inosservato, ma che riguarda milioni di donne nel mondo. Istituita nel 1984 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con l’International Menopause Society (IMS), questa giornata è nata per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema che, per lungo tempo, è stato considerato un tabù o un argomento “privato”, da affrontare in silenzio.
In realtà, la menopausa è una fase fisiologica della vita femminile, che può durare diversi anni e influenzare non solo il corpo ma anche la mente, la vita sociale e quella lavorativa. Ecco perché il 18 ottobre non è solo una data simbolica, ma rappresenta una vera e propria occasione per fare luce, rompere il silenzio e costruire consapevolezza.
Cos’è la menopausa e perché se ne parla così poco
La menopausa è la fine naturale del ciclo mestruale e dell’età fertile di una donna. In genere si manifesta tra i 45 e i 55 anni, ma può comparire prima o dopo, ed è preceduta da una fase detta perimenopausa, in cui i cambiamenti ormonali cominciano a farsi sentire. Il calo degli estrogeni – gli ormoni “regolatori” del corpo femminile – può causare una vasta gamma di sintomi, fisici e psicologici: vampate di calore, disturbi del sonno, sbalzi d’umore, ansia, perdita della libido, secchezza vaginale, problemi cognitivi e rischio aumentato di osteoporosi e malattie cardiovascolari.
Nonostante questi effetti siano così diffusi, molte donne si trovano ad affrontarli in solitudine.
La Giornata Mondiale è quindi un’opportunità per rompere i tabù e riportare la menopausa nel dibattito pubblico: nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nei consultori, sui media.
Il lato “sociale” della menopausa: lavoro, stigma e salute mentale
La menopausa è anche un tema sociale. In ambito lavorativo, i sintomi possono influenzare produttività, concentrazione e benessere. Nel Regno Unito, si stima che ogni anno vengano persi 14 milioni di giorni lavorativi per problemi legati alla menopausa, mentre negli Stati Uniti si parla di 1,8 miliardi di dollari di costi indiretti.
Alcune aziende iniziano a rispondere con politiche inclusive: flessibilità oraria, ambienti di lavoro climatizzati, accesso a servizi di supporto psicologico e informativo. È il caso di realtà come Charles Stanley, nel Regno Unito, che hanno introdotto programmi dedicati alle lavoratrici in menopausa.
Vivere bene la menopausa: consigli pratici per corpo e mente
La menopausa può essere una fase difficile, ma anche un momento di rinnovamento. Con le giuste strategie, è possibile viverla in modo sereno e consapevole. Ecco alcuni consigli utili:
1. Attività fisica regolare: Fare esercizio – anche moderato – aiuta a mantenere il peso forma, rafforzare le ossa, migliorare il sonno e ridurre lo stress. Camminate, yoga, nuoto e pilates sono attività ideali in questa fase della vita;
2. Alimentazione equilibrata: È importante seguire una dieta ricca di calcio, vitamina D e omega-3 per prevenire l’osteoporosi. Frutta, verdura, cereali integrali e legumi sono fondamentali, così come ridurre zuccheri, alcol e grassi saturi;
3. Gestione dello stress: Tecniche di rilassamento come mindfulness, respirazione profonda e meditazione possono aiutare a gestire ansia e irritabilità. Anche un supporto psicologico, se necessario, può fare la differenza;
4. Terapia ormonale sostitutiva (TOS): Non è adatta a tutte, ma può offrire benefici significativi nel trattamento dei sintomi più debilitanti. Deve essere prescritta da un medico dopo valutazione del rischio cardiovascolare, oncologico e osseo;
5. Cura delle relazioni: Parlare con il partner, con le amiche, con un medico o con una comunità può trasformare l’esperienza. Sempre più donne trovano conforto in gruppi o iniziative come i “Menopause Café”, incontri informali nati in Scozia e oggi diffusi anche in altri Paesi.
Il potere della condivisione: i Menopause Café
Tra le iniziative più originali e significative nate negli ultimi anni ci sono i Menopause Café, incontri informali in cui le persone si ritrovano – spesso davanti a un tè e a un dolce – per parlare apertamente di menopausa, senza filtri e senza giudizi. Nati in Scozia nel 2017, questi appuntamenti si sono diffusi rapidamente nel Regno Unito e in altri Paesi, diventando un vero strumento di emancipazione e sostegno reciproco.
Cosa possiamo fare tutti?
Oggi più che mai è fondamentale abbattere il muro del silenzio. Parlare di menopausa significa parlare di benessere, di diritti, di uguaglianza. Non è una malattia, ma una transizione, spesso impegnativa, che può però diventare anche una fase di nuova libertà, consapevolezza e forza.
Celebrare la Giornata Mondiale della Menopausa non è un gesto simbolico, ma un atto di responsabilità collettiva. Perché il benessere delle donne – in tutte le fasi della vita – riguarda tutti.
La menopausa non riguarda solo le donne. Coinvolge famiglie, colleghi, aziende, medici e istituzioni. Nessuna donna dovrebbe sentirsi invisibile, inadeguata o “invecchiata” per via di un cambiamento naturale. La Giornata Mondiale della Menopausa ci ricorda che questa fase può essere affrontata con dignità, conoscenza e – perché no – anche con un nuovo senso di libertà.
Fonti e link utili per saperne di più o per approfondimenti: