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Il futuro del settore sanitario: e-health e telemedicina

Il settore health care è da sempre considerato uno dei pilastri del benessere e dello sviluppo della nostra società.

Tuttavia, il rapido diffondersi della pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza le criticità del Sistema Sanitario italiano, ponendo l’attenzione sulla necessità di costruire un sistema più resiliente e responsabile.

La carenza di personale medico specializzato, combinata con l’emergenza sanitaria e con il costante invecchiamento demografico, infatti, richiedono l’applicazione sempre più marcata di nuove strategie d’intervento.

Un valido supporto sembra provenire dalle recenti innovazioni tecnologiche. La diffusione della telemedicina, l’applicazione in ambito sanitario dell’Intelligenza Artificiale e l’utilizzo dei Big Data, sembrerebbero infatti offrire soluzioni innovative per l’erogazione dell’assistenza e per il miglioramento dell’accessibilità alle cure. L’innovazione tecnologica sembra stia dirigendo il settore sanitario verso i nuovi valori richiesti dai cittadini, tra i quali rientrano innovazione, sostenibilità, integrazione dell’assistenza sociale e una gestione più equa e sostenibile dei costi e della forza lavoro. Una spinta notevole nell’applicazione del digitale al settore sanitario è fornita dal PNRR (Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza), che offre numerose opportunità per riformare il Sistema Sanitario Nazionale, promuovendo l’innovazione e la digitalizzazione in un’ottica di Open Innovation e di modelli di collaborazione estesi ed integrati.

La diffusione della telemedicina

Con il termine ‘telemedicina’ si intende la prestazione di servizi medici a distanza, attraverso l’uso di piattaforme informatiche e di strumenti di comunicazione. La telemedicina è forse la componente più diffusa e più conosciuta della cosiddetta Sanità Digitale, ovvero dell’ambito in cui le tecnologie digitali vengono impiegate per migliorare l’accesso ai servizi medici, ottimizzandone parallelamente l’efficienza operativa e potenziando la qualità delle cure.

Già le ‘Linee di indirizzo Nazionali sulla telemedicina’ del 2014 avevano visto nella stessa un valido strumento per estendere la pratica tradizionale oltre gli spazi fisici abituali, offrendo una diversa modalità di erogazione di prestazioni sanitarie e socio sanitarie, che potesse migliorane l’efficienza e la sostenibilità, contenendo anche i costi di gestione. L’introduzione pratica della telemedicina nel Sistema Sanitario ha dovuto però attendere qualche anno, poché condizionata dalla maturità e dalla capacità del contesto.

I vantaggi dell’e-health

Alcuni studi dimostrano come l’applicazione della telemedicina e dell’Intelligenza Artificiale nel settore sanitario portino al miglioramento della precisione diagnostica, all’ottimizzazione dei trattamenti e alla personalizzazione delle cure. Le tecnologie di apprendimento automatico di cui dispongono i moderni sistemi informatici, inoltre, permetterebbero di analizzare enormi quantità di dati clinici, prevendendo gli esiti e consentendo ai medici di prendere decisioni più dettagliate e tempestive.

La telemedicina e l’Intelligenza Artificiale, infatti, permettono di effettuare diagnosi precoci, individuando tempestivamente eventuali criticità nella salute dei pazienti e delle pazienti con la conseguente possibilità per gli specialisti di intervenire in maniera preventiva. La possibilità di accedere a visite virtuali, inoltre, sarebbe particolarmente vantaggiosa per tutte le persone con difficoltà di movimento o con necessità di controlli costanti e di monitoraggio a lungo termine. L’applicazione del digitale in ambito sanitario garantisce, inoltre, la riduzione delle disuguaglianze territoriali, garantendo continuità assistenziale anche nelle zone più remote del territorio nazionale. Conseguente all’insediamento del digitale nel settore sanitario è anche la riduzione dei tempi di attesa del Sistema Sanitario Nazionale, focus di molte preoccupazioni per i cittadini e le cittadine.

Nonostante tutti i vantaggi propri della digitalizzazione della sanità, è importante considerare anche le sfide che fanno seguito alla stessa. Se da un lato, infatti, la diffusione della sanità digitale assicura maggiore flessibilità, agilità, sostenibilità ed equità sanitaria, dall’altro emerge la necessità di nuove abilità e di un costante rinnovamento dei sistemi organizzativi e di governance. La telemedicina, infatti, seppur non sostituendo i professionisti e le professioniste sanitari, che rimangono gli unici responsabili del processo di cura e assistenza, sta indubbiamente modificando il loro ruolo, stabilendo con gli stessi un rapporto di complementarietà. All’essere umano resterà il compito di considerare le eventuali barriere fisiche e gli aspetti sociali del contesto familiare dei pazienti, progettando terapie personalizzate. Nelle mani dei professionisti resterà, inoltre, il controllo del rispetto del trattamento dei dati personali, oltre che la verifica della fonte dei dati clinici e l’elaborazione di un pensiero critico sugli stessi. Anche per gli specialisti della sanità diventa dunque sempre più importante disporre di abilità e competenze in ambito digitale, fondamentali in un settore sanitario sempre più digitalizzato.

Conclusioni

In Italia, la diffusione e lo sviluppo della Sanità Digitale e della telemedicina giocheranno un ruolo cruciale nel ridurre l’impatto della povertà sanitaria. Poter disporre di sistemi digitali in ambito sanitario, migliorerebbe infatti l’accesso alle cure per le persone che versano in uno stato di difficoltà economica o residenti in aree territorialmente svantaggiate. Un ulteriore vantaggio derivante dall’ e-health si rivedrebbe nella riduzione dei tempi di attesa del SSN e nell’estensione della possibilità di prendersi cura di sé stessi a tutti i cittadini e le cittadine, oltrepassando le possibili barriere geografiche ed economiche. Il telemonitoraggio e il teleconsulto possono, inoltre, ridurre la necessità di ricoveri ospedalieri, abbassando i costi per i pazienti e per il sistema sanitario. 

Oltre ai numerosi vantaggi, però, la telemedicina porta indubbiamente con sé anche alcune sfide. La più grande sfida che segue alla diffusione della sanità digitale riguarda la formazione. Fondamentale diventa, infatti, non solo formare i professionisti e le professioniste del settore sanitario in ambito digitale, ma anche garantire un accesso equo alla tecnologia e una formazione adeguata a tutti i cittadini, necessari per permettere a tutti e a tutte di godere dei benefici e dei vantaggi propri dello sviluppo tecnologico.

Fonti e link utili per saperne di più o per approfondimenti:

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